Di origine corsa, Catali Antonini è molto legata al jazz europeo, rivendica la sua appartenenza a questo movimento e si iscrive all'incrocio della scuola italiana, molto melodica, e della musica improvvisata.

Catali fonda L'«Antonini Trio» (con Stephane Pelegri al vibrafono e Manu Vallognes al basso elettrico fretless). Con questo trio, si esibisce in numerosi festivals, vince il secondo premio del concorso «Allum'Jazz» nel 1999 e registra tre dischi : « Academy house » (1996), «Château de sable« (2001) con come Ospite Olivier Massot (fagotto) e «D’antre deux terres» (2005 - con il supporto della SACEM).

In parallelo alla sua formazione di tecnica vocale con Annie Trolliet-Cornut, Catali studia «Armonia Jazz» al Conservatorio di Lione.

E' finalista del concorso europeo dell' «Orchestre National de Jazz» (Dir. Paolo Damiani) nel 2000 e ottiene il suo diploma di stato di professore di jazz nel 2007.

La sua esperienza di 10 anni come ballerina influenza la sua ricerca di connessioni tra la musica e gli altri linguaggi artistici (Danza, Teatro, arti visuali).

Partecipa alla creazione di diversi spettacoli legati alla danza con artisti come Denis Plassard (Cie Propos), Clémentine Deluy e Thusnelda Mercy (Cie Pina Bausch), Marc Neff (Cie De Visu), Carla Frison (Cie Aqui et là) e anche con il teatro scrivendo lo spettacolo «Rapsodie Lapidum» con l’attore Ivan Gouillon, (ordine del Museum di Lione).

Come strumentista vocale, partecipa a diverse opere di Stephane Pelegri come il «Concerto per voce» (per voce mezzo-soprano amplificata e orchestra sinfonica), «Ghardaïa suite» (per jazz trio e 30 percussioni), «Ellora suite» (per jazz trio e insieme eclettico) e anche all’opera contemporanea di Olivier Massot «à travers l’ennui » (creazione al Conservatorio Superiore di Lione)

Nel 2003, Catali registra un album solo : «Parole», progetto d’arrangiamenti jazz di canzoni popolari del Mediterraneo (in Corso, Italiano, Spagnolo e Francese) con Alfio Origlio, André Ceccarelli, Remi Vignolo e Stephane Pelegri.

Nel 2009, l’insieme di fiati e percussioni dell’Orchestre National de Lyon l’invita per un omaggio a Billie Holiday (concerti e registrazione del CD «Tribute to Lady Day»).

Nel 2012, registra «The last Etruscan», un disco di composizioni in duo con Stephane Pelegri (percussioni).

Nel 2015, il disco «Persian Alexandria», uscita per Klarthe Jazz Records / Harmonia Mundi Distribution.

Abbiamo potuto ascoltarla con : Marcus Printup, Victor Goines, Wycliffe Gordon, Satoshi Takeshima, Nico Morelli, William Galison, Didier Del Aguila, Michel Zenino, Mario Stantchev, Andy Barron, Eric Echampard, Roger Guerin, Alfio Origlio, Remi Goutin, Yvan Oukrid, Stefano Nunzi, Andrea Nunzi, Eric Prost, Laurent Richard, Pascal Berne, Manu Vallognes, Herve Meschinet, Chris Levan, Diego Imbert…etc.

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